GREAT BARRIER REAF

Si estende per oltre tremila chilometri lungo la costa dell’Australia nord-orientale, è il più esteso sistema corallino del mondo, ospita quattrocento coralli diversi, circa mille e cinquecento specie ittiche tra cui serpenti di mare, focene, delfini, una trentina di specie diverse di balene e tartarughe marine; questa è la Great Barrier Reaf.

GREAT-BARRIER-REAF_AUSTRALIA

È possibile nuotare, immergersi e navigare lungo questo capolavoro vivente: uno degli ecosistemi più complessi al mondo, visibile anche dallo spazio.

Per rendere l’idea, la barriera corallina australiana è più grande della Svizzera e dell’Olanda messe insieme, leggermente più piccola dell’intero Mar Baltico ed ha la stessa area dell’Italia o del Giappone.

Nel 1981, dichiarata Patrimonio dell’Umanità, la CNN l’ha nominata come una delle sette meraviglie del mondo.

La sua lunghezza varia dai sessanta ai duecentocinquanta chilometri con una profondità media che va dai 35 metri, nelle sue acque più interne, per arrivare in quelle esterne a duemila metri.

Circa il 10% delle specie ittiche si trovano qui.

GREAT-BARRIER-REAF_AUSTRALIA_BARRIERA-CORALLINA

L’ECOSISTEMA ANTICO DEL GREAT BARRIER REAF

Rappresenta un ecosistema estremamente “antico”, si parla di qualcosa come 20 milioni di anni e non è solo la dimora meravigliosa di coralli colorati ma anche di un alto numero di piante e di animali, alcuni di essi, come le tartarughe, sono preistorici e nei millenni non sono cambiati poi molto.

La scoperta di questo paradiso sembra appartenere a James Cook; durante la navigazione in Oceania pare che l’imbarcazione si sia incagliata fra i coralli, danneggiandosi pesantemente e costringendo l’equipaggio a fermarsi più di un paio di mesi, in attesa delle riparazioni.

Durante questa forzata battuta d’arresto, Cook riuscì a studiare questo ecosistema ed a riportare le sue scoperte agli studiosi, che fecero il successo della barriera corallina.

Gran parte della Great Reaf Barrier è protetta dal Parco Marino della Grande Barriera Corallina, che contribuisce con il suo operato non solo a limitare l’impatto umano ma anche a conservare la sua particolarità; essa è la struttura più grande del mondo composta da un unico organismo (polipo del corallo).

Se la distruzione di questo ambiente può essere velocissima, la sua crescita è molto lenta; un corallo duro (la spina dorsale della barriera) per fare un centimetro e mezzo ci impiega circa un anno.

I nostri capelli crescono dieci volte più veloci!

UN PARADISO CON UN BUCO BLU

Ma nel cuore di questo paradiso c’è un immenso buco blu!

GREAT-REAF-BARRIER_AUSTRALIA_BUCO-BLU

La scoperta la dobbiamo al biologo Gaskell, che è riuscito a documentare la blue home; una fossa sottomarina nata dall’erosione delle rocce, che deve il suo nome alla colorazione dell’acqua in superficie, causata dalle differenze di profondità dei fondali.

La grande barriera corallina è un capolavoro di madre natura: offre un gigantesco acquario dai colori esotici oltre a terre indimenticabili, isole incontaminate e lo spettacolo offerto dal Great Barrier Reaf, dai colori del mare turchese.

Salotto-Itinerante-di-Incontri
Salotto Itinerante di Incontri
(Francesca Valleri)