IL MESTIERE DELLA REGINA!

Faticavano ad insediarsi sul trono, non impugnavano spade, antiche leggi e tradizioni le ostacolavano in molti modi , eppure la storia ci consegna figure di sovrane indimenticabili.

Nefertiti, la splendida gemma dell’ Egitto che con la sua bellezza enigmatica ha ammaliato il mondo; la sua immancabile corona , dalla cima piatta, è passata rapidamente a rappresentare un’ esotica figura femminile di potere nella cultura popolare.

La riproduzione del suo profilo è stata usata come immagine pubblicitaria per una gran quantità di prodotti di lusso.

Il suo diadema ha acquisito una vita a se stante; nel film la ” Sposa di Frankeistein “i capelli dell’ attrice Elsa Lanchester vennero acconciati in modo tale da formare una riproduzione esatta del suo ornamento.

Come ogni regina consorte d’ Egitto, era a tutti gli effetti, la vice reggente del marito.

Il suo ruolo religioso è indubbiamente meno facile da individuare; sappiamo che occupava una posizione importante nel culto di Aton ed è raro ,altrettanto ,che il compito di primo tramite con una divinità, venisse affidato ad una donna.

Le imprese delle regine hanno raramente a che fare con battaglie o conquiste militari; riguardano per lo più la funzione di collegamento tra il palazzo e la gente, come per dire dalla miseria alla nobiltà.

Ed è proprio una fiaba vera, la favola di Teodora, che senza mai rinnegare il suo doloroso passato di povertà e prostituzione, seppe coronare un sogno che non avrebbe potuto sembrare più irrealizzabile; sedere al fianco dell’ Imperatore Giustiniano I , che l’ amò e ne seguì i suoi consigli.

Si ritrovò Imperatrice di Bisanzio e che si vergognasse o meno del suo trascorso, di certo non fece niente per nasconderlo.

Nonostante le umili origini o forse proprio per quello , fu sempre attenta al cerimoniale e alle manifestazioni esteriori connesse alla sua nuova e prestigiosissima posizione; i ritratti ufficiali la mostrano abbigliata sfarzosamente con vesti d’ oro e la testa cinta dalla pesante corona.

Non si accontentava di essere una moglie da esibire: avida lettrice coinvolta attivamente nel governo dell’ Impero.

Non era insolito che le imperatrici bizantine influenzassero le faccende di corte ma lei fu in assoluto la prima sovrana a permettersi di andare oltre: governava in forma non ufficiale.

Dunque, non sorprende che, quando il marito decise di varare una serie di riforme , la moglie non rimase a guardare.

La condizione femminile era una questione che le interessava in maniera preponderante; nel 528 tutte le donne furono tutelate da una legge che prevedeva la pena di morte per il rapimento o lo stupro.

C’è poi chi è stata in grado di farsi amare dal mondo incarnando il ruolo di testimone di quasi un secolo di storia; se poi consideriamo che non avrebbe neppure dovuto salirci sul quel trono , la sua impresa è stata ancora più sorprendente.

” Appartengo al mio popolo” : Elisabetta II.

La storia del suo regno è coincisa con quella della televisione; le vendite di questi apparecchi subirono un ‘ impennata in occasione della sua incoronazione del 1953, seguita da circa trenta milioni di inglesi incollati allo schermo.

Questo non fu l’ unico evento mediatico che aiutò la regina ad aumentare la sua popolarità.

Il giorno di Natale del ‘ 57 fece il suo primo discorso alla nazione ; prima di lei, i suoi predecessori avevano utilizzato la radio.

Pare che Elisabetta sia bravissima ed idonea ad utilizzare le telecamere, tanto che, i tecnici della Bbc, la chiamano ” one take Windsor”, la Windsor che necessita di un solo ciack.

Se si è adattata alla tv, ha manifestato qualche difficoltà in più con l’ avvento dei tabloid.

La nuova generazione della famiglia reale si rivelò bersaglio perfetto e il materiale non venne mai a mancare.

Cinquemila i cappelli indossati fino ad oggi la rendono indubbiamente riconoscibile fra la folla; è probabile che vivrà fino a cento anni come la madre e nonostante gli alti e bassi il suo regno finendo ” in alto” l’ ha resa uno dei sovrani britannici più amati dalla storia.

” God save the Queen”!

Francesca Valleri