È il caso di dirlo … scusate le spalle (la schiena)! Fino al 17 novembre, il museo Bourdelle, di Parigi, ospita la mostra “Back Side” (lato posteriore); una rassegna sofisticata dedicata al retro’, al rovescio della medaglia, che diventa protagonista della scena.

Per capirci, quelle che durante le sfilate di alta moda ben pochi fotografano, perché quando una modella gira sui tacchi per andarsene, l’obiettivo così come l’occhio dei presenti, l’abbandona veloce per quella che invece subito dopo di lei, entra in posizione frontale.

Eppure sarti e stilisti hanno da secoli un’attrazione ed una fascinazione per il dietro degli abiti, da sempre ne conoscono il potere estetico e seduttivo. Strascichi, mantelli, fiocchi, cerniere e file di bottoni, fino alle più moderne e audaci profondissime scollature; anche gli abiti più castigati e sobri possono avere un dietro elaborato e sexy, incredibilmente elegante.

abito con spalle e schiena nuda

Alexandre Samson (curatore della mostra) ricorda la pioniera della schiena nuda, la donna che inventò l’abito da sera scollato dietro e pensiono’ il corsetto.

Si chiama Rita De Acosta Lyding, newyorchese, nota nella Belle Epoque per il suo gusto sopraffino, che si disegnava da sola i vestiti e una sera si presentò all’Opera House con una creazione che lasciò tutti senza fiato; dal pubblico si alzarono esclamazioni di meraviglia.

Rita De Acosta Lyding

I giornalisti gridarono allo scandalo, i più puritani la tacciarono di indecenza ma il dado era tratto, il corso della storia era cambiato per sempre.

Da lì in poi fu lecito scoprire la schiena, ancora di più lo divenne negli anni ‘30, quando la moda impose maniche lunghe e modelli accollati sul davanti e la censura cinematografica vietò di esporre il seno sul grande schermo. Per reazione, la schiena divento’ nuovo territorio erotico; se ne innamorarono registi, ne fecero il punto focale i fotografi, che da lì in poi impararono ad immortalare le dive da Twiggy alla Monroe.

Anche oggi non è molto diverso: la schiena nell’immaginario collettivo ha un significato psicologico fortissimo. Girarsi significa fidarsi dell’altro, non aver paura di essere accoltellati a tradimento. Allo stesso modo nel rapporto di coppia; dormire di schiena all’amante è segno di serenità totale. In termini di seduzione la schiena è uno strumento raffinato, legato ad un erotismo sottile di secondo livello.