UNA STELLA PER AMICA, LA VIA LATTEA

“Siamo tutti in una fogna, ma alcuni di noi guardano le stelle.” (O. Wilde)

Gli egizi ed i babilonesi, dall’attenta osservazione del firmamento, ricavarono calendari abbastanza precisi, le osservazioni compiute poi da Copernico e Galileo costituirono i primi passi verso la scienza moderna.

Dal mese di aprile in poi, inizia il vero e proprio passaggio dal cielo invernale a quello estivo, un perfetto cambio armadi quello della volta celeste, una rivoluzione silenziosa.

Il cacciatore Orione con le sue splendide Belteguese e Rigel, i Gemelli con Castore e Polluce, fanno spazio a Sirio nella costellazione del Cane Maggiore e a Vega in quella della Lira.

Silenziosamente nel corso delle notti, in punta di piedi, le costellazioni invernali si mettono in disparte per far risplendere il Cancro ed il Leone con il brillante Regolo, la Bilancia e lo Scorpione con la gigante rossa Antares.

Il periodo è favorevole all’osservazione dell’Orsa Maggiore, colei che, fedelmente, ci guida alla Polare. Già ad occhio nudo siamo in grado di rintracciare molte meraviglie; comete, eclissi, seguire la posizione mutevole del sole e della luna e scovare pianeti che appaiono lungo la fascia dello zodiaco e che a differenza delle stelle riflettono una luce ferma.

Mercurio e Venere, per la loro vicinanza al Sole, sono visibili solo alcune ore prima dell’alba, in autunno, o qualche ora dopo il tramonto in primavera. Mentre Giove, il gigante del sistema solare, è riconoscibile con la sua colorazione giallo-arancio per almeno otto mesi l’anno.

pianeta via lattea

“A volte, di notte, dormivo con gli occhi aperti, sotto un cielo gocciolante di stelle. Vivevo, allora.” (A. Camus)

Le stelle sono fra gli spettacoli più belli e ricchi di mistero della natura. Il solo guardarle ci mette davanti la nostra piccola esistenza, rispetto all’immensità di quello che ci circonda. Ma un cielo carico di stelle è anche una visione romantica che ci toglie il fiato.

vista della terra da satellite

La Via Lattea e il ‘triangolo estivo’

Posizionati con il naso all’insù, sfioriamo Vega che sottobraccio a Deneb (costellazione dell’Aquila) e Altair (del Cigno) compongono il “triangolo estivo” attraversato dalla Via lattea.

Ancora oggi questa creatura ci riserva delle sorprese tanto da essere definita “una stella non noiosa” incominciando proprio dalla sua età…probabilmente sarebbe più anziana di quel che si pensa.

Un ‘errore’ di duecento milioni di anni!

Oltre ad essere stata la prima stella con il sole ad essere fotografata, nel mito cinese rappresenta la principessa tessitrice e il suo nome deriva dall’arabo…”avvoltoio che plana”.

Incastonata nella splendida costellazione di Orione si staglia la luminosa Rigel.

Distante ottocento anni luce da noi, è definita una ‘super gigante blu’. E le sue misure oltre al suo colore ci fanno intuire subito il perché: rispetto al nostro sole è circa diciannove volte più massiccia e possiede un raggio ottanta volte superiore.

Per queste sue caratteristiche rilascia una quantità di energia smisurata.

via lattea

Nel braccio della Vergine c’è una stella di nome Spica, si dice portatrice di fortuna, successo, amore per le arti. Nella tradizione cristiana è associata alla stella Maris, protettrice dei marinai in balia dell’acqua, dunque una stella che offre protezione contro le avversità della vita.

Salotto Itinerante di Incontri stella
Salotto Itinerante di Incontri
(Francesca Valleri)