LA VIA LATTEA, ZEUS ED ERCOLE

1.540 miliardi di soli è la massa della Via Lattea, secondo la stima più aggiornata basata sulle osservazioni dei telescopi spaziali.

Un’assaggio di immensità nuovo, che atterrisce e allo stesso tempo affascina, lontanissimo da qualsiasi esperienza umana.

Quanto misura da un capo all’altro il disco della Via della Lattea? … Probabilmente il doppio di quanto precedentemente calcolato; si stima duecentomila anni luce.

La Via Lattea è nata da un atto di “ cannibalismo ”, avvenuto dieci milioni di anni fa nei confronti di una galassia vicina, con una massa pari ad un quarto della sua; in sostanza ha ingoiato la galassia e a sua volta è destinata a fondersi con Andromeda e Triangolo (galassie distanti circa tre milioni di anni luce).

Noi viviamo in uno dei bracci di una grande spirale chiamata Via Lattea, dalla forma di un enorme mulinello che esegue una rotazione completa ogni duecento milioni di anni e che contiene oltre dieci miliardi di stelle, oltre a grandi quantità di polveri e gas.

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All’esterno della spirale principale si trovano circa duecento ammassi globulari di stelle, ognuno dei quali contenente fino ad un milione di stelle; difficile vedere il centro vero e proprio della galassia a causa delle nubi di gas che lo nascondono.

In Italia la chiamano Via Lattea, in inglese Milky Way … sempre di latte si parla!

Gli europei prendono spunto dal greco (galaxias), che a sua volta proviene da “ gala-galaktos “ (latte).

I greci scelsero questo nome ispirandosi ad un loro antico mito; Zeus, si era invaghito della mortale Alcmena, e per sedurla, si trasformò in suo marito Anfitrione e dalla loro unione nacque il leggendario Ercole.

Per rendere il figlio completamente divino e quindi immortale, Zeus provò ad avvicinare Ercole al seno di Era (moglie di Zeus) mentre questa era addormentata.

L’intento era quello di nutrire il piccolo con il latte prodigioso delle divinità.

Era però si svegliò di soprassalto facendo schizzare il latte in cielo; ebbene, secondo i greci, quella spruzzata di latte divenne la Via Lattea.

Oggi, quella lunga distesa di stelle talmente fitte da non poter essere distinte ad occhio nudo, appare solo ai fortunati che riescono a sfuggire alla cappa di inquinamento luminoso che avvolge i nostri cieli.

Dal deserto del Sahara a quello dell’Atacama, fino alle zone meno accessibili dell’emisfero sud, gli appassionati del cielo aspettano il suo sorgere per immortalarla con le loro macchine fotografiche. 

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In realtà, quella striscia di stelle è solo una parte della Via Lattea; il motivo per il quale vediamo solo questa porzione è che dalla nostra posizione stiamo guardando parallelamente al piano del disco, dove la densità di stelle è alta.

La nostra galassia è parte del Gruppo Licale, formato da una settantina di altre galassie a sua volta parte del Superammasso Virgo dal diametro di duecento milioni di anni luce, e poi a sua volta di una struttura più grande chiamato Superammasso Lianiakea, costituito da centomila galassie … e poi chi lo sa …

Noi abbiamo un’esperienza limitata dell’universo: vediamo solo quella parte i cui segnali luminosi hanno avuto il tempo di giungere fino a noi dai minuti successivi all’espansione iniziale, dopo il Big Bang.

salotto Itinerante
Salotto Itinerante di Incontri
(Francesca Valleri)