UN MONDO ” A-PART”

Apre i battenti, a fine settembre ,un altro museo di arte contemporanea, o meglio, uno spazio di arte , una raccolta.

Si chiama ” Part” , quasi un acronimo di ” Palazzo dell’ Arte”, apre a Rimini, città dall’ indubbia vitalità e all’ interno saranno contenute opere raccolte dal 2017 ad oggi, frutto di generose donazioni di collezionisti, galleristi e degli stessi artisti.

Il modello è quello dell’ endownment ; per almeno cinque anni le opere non potranno essere vendute ma valorizzate attraverso l’ esposizione al pubblico e solo in seguito messe sul mercato per le reali esigenze economiche , in particolare per il recupero dei tossicodipendenti .

Prima di trovare casa a Rimini, sculture e foto hanno compiuto un breve tour italiano cominciato a Milano.

Nella collezione di “San Patrignano” non è rappresentata una tendenza , non c’è una progressione storica ; le opere sono tutte attuali.

Siamo soliti identificare il museo con il direttore o il curatore; al Part è esattamente il contrario.

L’ elenco degli artisti presenti oggi in collezione è più che vasto; tanta arte italiana ( Pistoletto, Calzolari), transavanguardia e anche la generazione degli anni ’90.

Folta la rappresentanza straniera.

Al Part troviamo il ” classicismo” accanto alla ” freddezza teorica”, mentre spesso, l’ una esclude l’ altra, trasformando il museo in una depandances delle gallerie più in voga.

Rimini propone uno spazio dove non occorre ricorrere a ragionamenti e speciose teorie; i visitatori saranno liberi e scevri da condizionamenti e potranno esprimere la loro preferenza senza che altri scelgano per loro.

Nessuno si sentirà meno intelligente perchè gli piace la pittura o meno sensibile perchè si arrovella su questioni teoriche.

Non fosse stata denigrata, per il Part potremo usare l’ espressione ” democrazia partecipata”.

In ogni caso è un nuovo modello , un nuovo approccio , una nuova visione di ” fare Arte”.

Francesca Valleri