Callas, una voce senza pari, una delle più grandi interpreti mai esistite nel melodramma e certamente uno dei soprano più celebri del XX secolo.

Soprannominata la “Diva” dai suoi fan e consacrata la “Regina” dal più prestigioso tempio lirico, la Scala di Milano (…. c’è ancora un punto sul palcoscenico dove il soprano amava piazzarsi per interpretare le arie più impegnative, chiamato il “punto Callas”, dove il suono ha l’ottimale propagazione verso tutta la sala, il loggione e i palchi). 

Callas

Il debutto al Piermarini è nel dicembre del ‘51, nella parte di Elena nei Vespri Siciliani, ma la Callas conquisterà l’amore del pubblico con la Norma l’anno successivo, entrando così nell’Olimpo degli dei.

Anna Maria Sophia Cecilia Kalogheropoulos, nasce a New York da genitori di origine greca, emigrati negli Stati Uniti. La sua carriera inizia molto presto; canterà a Philadelphia, Washington, al Metropolitan di New York, Londra, Madrid, … è stata in grado di far resuscitare opere che erano state trascurate per la mancanza di interpreti in grado di valorizzarle, quali Medea e Anna Bolena.

È stata descritta dal maestro Riccardo Muti  “… come una persona immortale incarnata nell’arte della lirica, è stata per il canto ciò che Toscanini è stato per la direzione d’orchestra, dotata di tre voci per la sua eccezionale estensione vocale”. La Callas è ricordata anche per la maestria sul palcoscenico, la capacità di fondere canto e recitazione.

Da aggiungere poi tutto quello che l’ha resa “personaggio“ e “ diva”, il dimagrimento improvviso, la love story da copertina con il miliardario Aristotele Onassis… Fece vendere pile di riviste e copertine quando lui lasciò la moglie per lei ma poi sposò Jackie Kennedy, la vedova del Presidente americano. Maria Callas per tutta la vita inseguì l’amore e la famiglia che non ebbe mai. 

le tre corde della Callas

Si innamorò a prima vista dell’industriale Giovanni Battista Meneghini, durante una esibizione all’Arena di Verona; diventò il suo manager e poi suo marito nel 1950. La parabola artistica e personale iniziò nel ‘57, quando conobbe l’armatore greco Aristotele Onassis: fra i due nacque una relazione che portò alla separazione della Callas dal marito.

Nel 1958 le vicende personali si intrecciarono con alcune disfatte artistiche dovute al calo della voce, che la portarono ad interrompere anche alcune delle sue esibizioni; continuò a calcare le scene con fortune alterne ma non resse ai tradimenti di Onassis. L’ultima sua tournée mondiale risale al 1974; si ritirò poi a Parigi dove si spense pochi anni dopo per un arresto cardiaco. Da tempo soffriva di insonnia ed aveva sviluppato una dipendenza da sedativi.

La morte aveva decretato la fine di un mito; era terribilmente sola ed il suo mondo si era dissolto insieme ai trionfi dell’Arena, ai successi della Scala, agli applausi di Chicago. Onassis, che mai smise di chiamarla e di prometterle il divorzio, era morto nel ‘75. Il loro fu un amore intenso, tumultuoso, che mai si interruppe, tant’è che a pochi giorni dalla morte dell’armatore Maria andò a trovarlo. Quello fra i due fu un amore travolgente e doloroso, paragonabile ad una tragedia greca, come proprio l’origine ellenica di entrambi.

Callas e Onassis

Al di là di tutto rimane la certezza che la sua forza era la voce: potente, drammatica, precisa, …. probabilmente unica ed irripetibile.