Uno degli artisti contemporanei che ha segnato la maggior distanza tra critica e pubblico, il colombiano Fernando Botero.

“… la povertà dell’arte contemporanea è terribile ma nessuno ha il coraggio di dire che il re è nudo”.

Botero

Amato incondizionatamente da una grande parte del pubblico, guardato con sufficienza da molti critici, a tratti snobbato: ”… non ha assolutamente niente a che fare con l’arte contemporanea … un fenomeno commerciale”.

Ovviamente, esiste una buona parte della critica che lo apprezza a tal punto da considerarlo un’icona dell’arte contemporanea al pari dei più grandi artisti di sempre, Picasso, Caravaggio. Indiscutibile è che la sua riconoscibilità sia dovuta al suo peculiare stile, tanto fedele a se stesso e fondato sull’uso di forme dilatate, che costituiscono il suo tratto distintivo. 

sensualità forme Botero

Perché l’uso di immagini grasse?

Tutto ebbe inizio nel ‘56, quando l’artista applicò la sua “idea” di dilatazione ad un oggetto: un mandolino. Botero stava dipingendo una natura morta e nel farlo, dipinse il foro di risonanza dello strumento di proporzioni decisamente più piccole rispetto al normale. Il risultato fu un mandolino tozzo e allargato e fu subito attratto da questa forma dilatata oltre il naturale; evocava sensualità.

Dopo aver dilatato il mandolino, Botero trovò il suo stile e iniziò ad applicarlo ad altri oggetti, frutta, animali, esseri umani, … conferendo a tutti quell’aspetto “grasso” che costituisce il suo marchio di fabbrica. Un esempio il suo “uccellino”, posto in un’aiuola di fronte all’aeroporto di Peretola, per salutare i fiorentini e i turisti che arrivano in città. Una tonnellata di bronzo quella del “ Paloma”, che occupando volumi importanti, rende gli ambienti proporzionalmente piccoli.

Uccellino di Botero

Agli occhi dell’artista, le sue non sono semplicemente figure grasse: “… non dipingo donne grasse. Io raffiguro volumi, sono interessato e attento alla sensualità della forma“.

Botero enfatizza costantemente la sua esagerazione, frutto di un’inquietudine estetica. Svolge una funzione stilistica; è un pittore figurativo, non realista, le sue immagini, i suoi soggetti sono ancorati alla realtà ma non la rappresentano.

esagerazione Botero

La deformazione deriva dal desiderio di incrementare la sensualità. Egli associa le forme al piacere, perché l’abbondanza comunica positività, energia, desiderio; tutti concetti che hanno a che fare con la sensualità non in senso erotico, ma come espressione del piacere.

Un’artista sicuramente unico nel suo genere, che esce dal canone artistico del nostro secolo. Consacrato ma anche maledetto dalla critica; non c’è da stupirsi che questa perenne ricerca del “pieno” altro non sia che il suo filtro, un modo di vedere il mondo, semplicemente il suo.